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CronacaPrimo piano

Inquinamento Valle del Sacco, sequestrato impianto di trattamento rifiuti a Patrica

Nella giornata di ieri il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (N.I.P.A.A.F.) del Gruppo Carabinieri Forestale di Frosinone, coadiuvato dalla Polizia Provinciale di Frosinone, hanno sequestrato l’impianto di depurazione di una nota società di Patrica, autorizzata al trattamento di rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi, per i reati di inquinamento ambientale, violazione di prescrizioni contenute nell’autorizzazione integrata ambientale e impedimento al controllo. L’indagine è stata avviata a seguito degli episodi d’inquinamento del Fiume Sacco, per scarichi anomali contenenti sostanze inquinanti accaduti nel novembre 2018, nello specifico sversamenti di sostanze che hanno dato origine a fenomeni schiumosi nel centro abitato del Comune di Ceccano.

L’ARPA ha effettuato le indagini ed è emersa un’ingente concentrazione di tensioattivi, elementi che possono determinare la formazione di schiume. In particolare Arpa Lazio ha rilevato la presenza di Alchilbenzensolfonati (LAS) e Alcansolfati (AS), per la categoria dei tensioattivi anionici, e Alcolietossilati (PEG) per la categoria dei tensioattivi non ionici.

Inoltre, dalle ispezioni condotte dal NIPAAF e dalla Polizia Provinciale, unitamente a tecnici Arpa Lazio, sono state rilevate numerose violazioni alle prescrizioni contenute nell’AIA. Violazioni non solo formali ma, come sottolineato dai tecnici Arpa Lazio, tali che potevano consentire all’impianto di poter scaricare reflui nelle condutture fognarie senza un trattamento. Tali violazioni di fatto non hanno consentito di verificare né i quantitativi di rifiuti inviati a trattamento, né i quantitativi di acque reflue in uscita dall’unita di trattamento biologico, anche grazie all’assenza di un corretto funzionamento dei contatori volumetrici/misuratori di portata previsti ai fini della tracciabilità dei rifiuti gestiti.

I.R.

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