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AttualitàCultura & Spettacolo

Frosinone- Il canto svelato

In occasione della giornata delle forze armate e dell’unità nazionale si è svolto questa mattina presso l’auditorium Daniele Paris del conservatorio Licinio Refice di Frosinone l’incontro con il dott. Michele D’Andrea dal titolo il canto svelato – chiacchierata assai briosa su “il canto degli ialiani” promosso dalla Prefettura, con la collaborazione del Comune di Frosinone, dell’ufficio Scolastico Provinciale e del Conservatorio Licinio Refice. Presenti il Prefetto di Frosinone dott. Ernesto Liguori , il sindaco di Frosinone dott. Riccardo Mastrangeli, numerose autorità civili e militari ed una nutrita delegazione di docenti ed alunni provenienti delle scuole superiori della provincia. L’incontro è stato coordinato dal Prof. Cesare Marinacci, in rappresentanza del Conservatorio, il quale ha recato anche il saluto del direttore M° Mauro Gizzi assente per impegni accademici. Sul palco anche il Presidente del Conservatorio dott. Alberto Gualdini che dando il benvenuto ai presenti ha espresso un forte richiamo alla pace, ancor più da esternare in una giornata così simbolica. Anche S.E. il Prefetto nel suo apprezzatissimo intervento di saluto ha voluto richiamare i valori di unità e concordia nazionale sottolineando il delicato ruolo proprio delle forze armate ancor più in questo complesso periodo storico. “Un passato nella dirigenza del quirinale, il dott. D’Andrea si occupa di storia, di cerimoniale, di musica del Risorgimento e di araldica militare…”; il profilo del relatore evidenzia la preparazione e la competenza multidisciplinare che è ben emersa sul palco in una “conferenza-spettacolo”, come definita dall’autore stesso. Michele D’Andrea ha ripercorso in maniera divulgativa ma con grande accuratezza storico-analitica la particolare vicenda dell’Inno nazionale italiano dimostrando, anche attraverso un ricco apparato iconografico, come l’opera di Mameli-Novaro – a dispetto di una credenza diffusa che talvolta, complici cattive esecuzioni, ne sminuisce l’importanza, addirittura invocandone la sostituzione – sia frutto, in realtà, di un processo testuale e musicale molto coerente e perfetta espressione di un contesto storico-estetico assai preciso, tale da risultare assolutamente indissolubile con le vicende del risorgimento Italiano e dunque idoneo, attuale ed originalissimo, rispetto anche ad inni apparentemente più aristocratici ma che spesso, ad esempio, risultano come riadattamenti di brani assai lontani nella loro veste primigenia. Una ricognizione dunque estremamente accurata eppur esposta in maniera comunicativa e accattivante, tanto da attirare l’entusiasmo, non solo delle autorità presenti, ma anche dei più giovani studenti tra il pubblico che nel finale, secondo le parole del conferenziere, hanno dato vita ad una delle più belle intonazioni che egli abbia mai udito del “Canto degli italiani”.

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