Continua il conto dei danni causati dai cinghiali nella provincia di Frosinone. Dopo le segnalazioni giunte da parte della Copagri Frosinone-Latina sulla devastazione dei campi di mais ad Anagni, nelle località Centocelle e Tufano, la Confederazione dei produttori agricoli, registra nuovi problemi questa volta nei presi di Ripi, dove interi branchi hanno invaso gli appezzamenti di una nota azienda agricola locale, danneggiando parte del raccolto e causando un’importante perdita economica per l’attività. Altri danno sono stati registrati in alcuni terreni agricoli a Paliano, tra la Casilina e l’A1.
“Siamo ormai al collasso di un settore – spiega Fabrizio Neglia presidente di Copagri – in balia totale dei cinghiali. Giornalmente si registrano problemi per i nostri agricoltori che aspettano risposte dalla classe dirigente, soluzioni che non arrivano mentre il tempo passa e la conta dei danni si fa sempre più drammatica”. Allarme anche per la produzione del cesanese nelle zone di Anagni e Piglio: “Fra poco quando l’uva giungerà a maturazione cosa rimarrà del raccolto? I viticoltori stanno esprimendo grande preoccupazione fiutando il pericolo di dover dire addio ad un anno di sacrifici. La zootecnica e il vitivinicolo sono economie importanti per il nostro territorio e vanno salvaguardate, come? Riducendo immediatamente il numero dei cinghiali presenti attraverso un piano controllato di abbattimento”.
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