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CronacaPrimo piano

Roma: rifiuti illeciti, sequestro per 10 milioni

Eseguito, nelle prime ore della mattinata, di giovedi 27 ottobre, da parte degli uomini della Divisione Anticrimine della Questura di Roma, nelle province di Latina, Frosinone e L’Aquila, un provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca, emesso dal Tribunale di Roma, su proposta del Procuratore della Repubblica di Roma Francesco Lo Voi e dal Questore di Roma Mario Della Cioppa. Sequestrati beni beni, assetti societari e rapporti finanziari, per un valore complessivo di 10 milioni di euro, ad una famiglia di imprenditori attiva nei settori del trattamento di rifiuti, del commercio di materiali ferrosi e immobiliare e che fu coinvolta, nel 2017, nell’operazione denominata “Dark Side”, condotta dagli uomini della Polizia di Stato con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, in merito all’esistenza di un gruppo criminale dedito all’illecito smaltimento di rifiuti, accertando numerosi sversamenti abusivi, aventi ad oggetto anche rifiuti di natura tossica e generanti elevatissimi profitti illeciti. Tra gli assegnatari fu individuata un ‘impresa riconducibile agli elementi del gruppo criminale, i quali sono stati condannat, in primo grado dal Tribunale di Roma per traffico illecito di rifiuti, attività di gestione di rifiuti non autorizzata, realizzazione o gestione di discarica non autorizzata e inquinamento ambientale. Ulteriori indagini hanno permesso di raccogliere altre prove a carico di elementi del gruppo criminale in ordine ai reati commessi nella gestione delle società di famiglia, quali intestazione fittizia di beni, autoriciclaggio, appropriazione indebita ed emissione di fatturazioni per operazioni inesistenti. Inoltre dalle indagini patrimoniali, svolte e relative agli ultimi 30 anni, Inoltre, dalle indagini svolte e realtive all’ultimo trentennio, è emerso che gli elementi del gruppo, a fronte di una marcata sproporzione trail reddito “dichiarato” dal nucleo familiare e il patrimonio direttamente o indirettamente allo stesso riconducibile, utilizzavano gli schermi societari per effettuare importanti acquisizioni immobiliari finanziate attraverso gli introiti derivanti dai traffici illeciti ovvero mediante la sistematica distrazione di fondi societari. Per questo accogliendo la proposta formulata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica e dal Questore di Roma, il Tribunale di Roma ha disposto,il sequestro di tutte le quote e dell’intero patrimonio aziendale di 3 società operanti nei settori del trattamento dei rifiuti, del commercio di materiali ferrosi e immobiliare, nonché di 22 fabbricati e 10 terreni, 1 veicolo e 34 rapporti finanziari, per un valore complessivamente stimato di circa 10 milioni di euro.
 

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