La Sogin, la società pubblica nata per smantellare e mettere in sicurezza il nucleare italiano dopo i referendum del 1987 e del 2011, oggi sarà in consiglio comunale a Viterbo per parlare dei 22 siti della Tuscia ritenuti idonei a ospitare il deposito di scorie nucleari.
Dei 67 iniziali, ne sono rimasti 57 in Italia di cui i 22 della nostra provincia. Tra questi due sarebbero considerati altamente buoni, uno nel territorio di Montalto di Castro e l’altro in quello di Corchiano.
Oggi, forse, se ne saprà di più. La richiesta di un consiglio straordinario aperto era stata avanzata dal consigliera Luisa Ciambella (Per il bene comune).
”Le istituzioni – ha detto Ciambella – non possono rimanere in silenzio di fronte a questo ennesimo attacco al nostro territorio. Abbiamo il dovere di difendere la Tuscia e il suo immenso patrimonio ambientale da queste preoccupanti operazioni che porterebbero soltanto ulteriori disagi all’economia e alla vivibilità di tutti”.
