Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensiva presentata da Acea Ato 5 e riguardante le nuove tariffe. I giudici amministrativi hanno esaminato il ricorso presentato dal gestore del servizio idrico contro la decisione del TAR (Tribunale Regionale Amministrativo) di Latina che, in precedenza, aveva rigettato il ricorso di Acea mantenendo bloccata la delibera con cui era stata approvata la tariffa per gli anni 2020-2023.
Precedentemente, il TAR del Lazio aveva dichiarato inammissibile il ricorso di Acea Ato 5 che riteneva la tariffa non sufficiente a coprire tutti i costi (anche quelli legati alla morosità) e gli investimenti previsti.
Dall’altra parte, Acea ha sostenuto un <<grave e irreparabile pregiudizio per il mancato riconoscimento dei costi per 5 milioni e mezzo annui per il quadriennio regolatorio>>, una situazione che <<metterebbe a rischio la continuità della gestione o la qualità del servizio>>.
Il processo agli ex amministratori di Acea Ato 5 resterà, per il momento, a Frosinone: l’ha deciso il Giudice per le udienze preliminari, che ha respinto le eccezioni di incompetenza territoriale con cui si voleva spostare a Roma parte del procedimento, con riferimento ai reati di falso in bilancio, frode nelle pubbliche forniture e ostacolo all’esercizio delle funzioni dell’autorità di pubblica vigilanza.
C.T.
