Roccasecca: il Sindaco Sacco sulla discarica di Cerreto, critica alla Regione Lazio
Il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco ha criticato il premio “Gnomo per l’ambiente” di Fare Verde Frosinone assegnato al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti poiché, a suo dire, “l’associazione provinciale ha messo il dito nella piaga”.
Chiamato in causa anche Mauro Buschini per il suo “Festival dell’ambiente” con dieci tappe itineranti per discutere sui temi della transizione ecologica.
Il Sindaco di Roccasecca è contrariato: “Il fatto che proprio in questi giorni qualche esponente politico ciociaro, che siede tra i banchi della maggioranza proprio in Regione, abbia organizzato un festival sull’ambiente senza coinvolgere amministratori o semplici ambientalisti che da anni portano avanti questa battaglia su questo territorio a sud della provincia è indicativo di come stanno realmente le cose”.
“La Regione Lazio – continua Sacco – non ha mai riscontrato le reiterate richieste di revoca dell’autorizzazione rilasciata alla Mad avanzate dal comune di Roccasecca dopo la famosa vicenda giudiziaria e che mettevano in evidenza tutte le incongruenze sul procedimento autorizzatorio del V bacino per il quale tutti gli enti seduti al tavolo della conferenza dei servizi avevano dato parere negativo. Non ha mai riscontrato le richieste di revoca dell’autorizzazione dopo che il Comune aveva messo in evidenza l’abbancamento dei rifiuti non autorizzato che avrebbe certificato l’Arpa. In pratica, il Comune di Roccasecca, dal 25 marzo 2021 ha reiteratamente sollecitato la regione Lazio ad intervenire ed approfondire. Il Comune di Roccasecca, dopo aver appreso dell’abbancamento dei rifiuti non autorizzato richiesto l’intervento della Regione Lazio per verificare eventuali problematiche sul profilo statico di quella collina di rifiuti che ricade a ridosso di un fiume e di una strada provinciale. Anche su questo tutto tace. Non solo, la Regione sembra non abbia ancora nemmeno preso atto della rinuncia del gestore ad esercire la discarica ed all’autorizzazione del V bacino. E ciò a differenza di quanto è accaduto con altri procedimenti autorizzatori attenzionati dopo le note vicende giudiziarie”.