Inquinamento nel Cassinate, blitz dei Carabinieri Forestali tra Cassino e Sant’Elia Fiumerapido
Questa mattina tra Cassino e Sant’Elia Fiumerapido c’è stato un blitz dei Carabinieri Forestali nei territori in cui sono emerse acque e fango di colore rossastro. La zona, dove si coltiva e pascolano greggi di pecore, sta diventando sempre più vasta. E’ stato quindi consegnato per l’occasione ai militari un dossier.
Già lo scorso 29 maggio 2019, infatti, in località Lenze a Cassino, a confine con il comune di
Sant’Elia Fiumerapido, Edoardo Grossi e Salvatore Avella, insieme agli altri membri della Consulta dell’Ambiente del comune di Cassino Gaspare Giovinco, Angelo Spallino e Francesco Altieri, avevano rivelato la presenza di fango rosso che fuoriusciva dal terreno invadendo la strada adiacente e i terreni dove si coltiva e pascolano greggi di pecore.
Nonostante le ordinanza emanate dai due Comuni nel 2016, lo scorso 31 maggio era stata inviata ai rispettivi sindaci una richiesta per l’emissione di una ulteriore ordinanza a tutela della salute pubblica, allargando l’interdizione a tutti i terreni interessati dalla contaminazione di metalli pesanti
Tre mesi dopo l’invio della suddetta richiesta non era ancora stato emesso alcun provvedimento atto a fermare la coltivazione e il pascolo agli animali, per questo i membri della Consulta dell’Ambiente hanno deciso di inviare una diffida ai sindaci dei comuni di Cassino e Sant’Elia Fiumerapido. Questo per invitare gli stessi ad adottare, senza ulteriore ritardo e non oltre le 48 ore dal ricevimento della diffida, ogni provvedimento necessario a garantire la tutela della sicurezza e della salute
pubblica, emanando una ordinanza di divieto di coltivazione e pascolo per tutti i terreni interessati dal fango rosso, in attesa degli accertamenti della Procura della Repubblica di Cassino.