Alla vigilia di Cagliari-Frosinone, sfida di Coppa Italia, Guido Angelozzi ha raccontato le sue emozioni a KickOff, il format di ExtraTvLive dedicato al Frosinone e al campionato di Serie B.

“Sarà una partita speciale e sarà un piacere rivedere quella che per anni è stata la mia famiglia calcistica – le parole di Guuido Angelozzi, attuale Direttore Generale del Cagliari – sono stato cinque anni a Frosinone e mi sono sempre sentito a casa. Ho tantissimi amici ed ho trovato una persona, il presidente Stirpe, che mi ha fatto lavorare come piace a me, dandomi tanta fiducia. Il Frosinone che ha giocato in Serie A sarà difficile da ripetere per la qualità dei giocatori. Penso a Soulè ma anche a Barrenechea e Brescianini che oggi giocano la Champions League. Per non parlare di Kaio Jorge che è il capocannoniere del campionato brasiliano ed è stato convocato da Ancelotti. C’erano anche Valeri, Zortea, Okoli. Quella era una rosa fortissima, purtroppo tante squadre nel finale di stagione non si sono comportate tanto bene. Lo scorso anno è stata invece una stagione molto particolare, con tanti infortuni e tantissima sfortuna ma c’erano giocatori molto forti che stanno facendo benissimo adesso, come Kvernadze e Ghedjemis che sono i miei pupilli. Trovare un giocare che salta l’uomo è sempre complicatissimo. Ho visto il Frosinone ad agosto a Monza e sono stato nel ritiro del Terminillo. E’ una squadra ben allenata che se la giocherà con tutte. Rimpianti? Sappiamo la storia di Hujsen nel gennaio 2024. Avevamo le carte già firmate, poi il giocatore ha scelto di andare a Roma”.

Poi in chiusura.

“A Frosinone si era chiuso in ciclo. L’anno scorso ho capito che era meglio lasciare e dare spazio ad altri. Poi si è presentata la possibilità Cagliari ma già avevo comunicato alla società che volevo andare via. Era il momento giusto per lasciare, adesso a Cagliari siamo partiti benissimo ma siamo soltanto all’inzio. Abbiamo un allenatore forte, per me è un predestinato e una squadra molto giovane e speriamo di continuare cosi”

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