Ancora pochi giorni e poi si saprà con esattezza quando si tornerà al voto per le regionali del Lazio e per eleggere il nuovo Governatore, dopo 10 anni di guida Zingaretti. Subito dopo l’approvazione del collegato al bilancio che dovrebbe essere votato il 3 novembre, il giorno dopo Zingaretti, eletto deputato alle ultime elezioni politiche, darà le dimissioni consegnando a Daniele Leodori, suo vice, la guida della Regione fino al voto. Voto che, da voci sempre piu’ insistenti, dovrebbe essere fissato per domenica 5 febbraio. Se dovesse essere confermato ci sarebbero, per partiti e coalizioni, meno di tre mesi e mezzo, per la campagna elettorale. Comunque anche se sotto traccia le manovre sono già iniziate, da tempo. Sul versante del centrosinistra appare sempre piu’ difficile un nuovo tra Pd e Movimento Cinque Stelle, vista l’opposizione sempre piu’ determinata di Giuseppe Conte che sta respingendo le continue avance di Francesco Boccia, incaricato da Letta a condurre le trattative per il Nazareno. L’ex premier è sempre piu’ convinto a ripresentare lo schema delle Politiche: correre per conto proprio per indebolire sempre di piu’ il Pd. Tra i nomi che Conte potrebbe proporre per i Cinque stelle potrebbero esserci addirittura Ignazio Marino, ex Sindaco di Roma o Stefano Fassina, uscito dal Pd durante la segreteria Renzi. Senza conatre che il Pd ha divisioni al suo interno con possibili candidature diverse . Infatti c’e’ una corrente, Areadem, che fa capo a Franceschini, che vorrebbe la candidatura di Leodori, tra l’altro uno degli artefici dell’ingresso dei grillini in giunta, e un’altra che punta sull’Assessore alla Sanità, alessio D’Amato, il quale il 10 novembre ufficializzerà la sua corsa elettorale durante la conventio al Teatro Brancaccio di Roma. Nel centrodestra l’unica cosa certa è che il candidato alla Presidenza della Regione Lazio sarà espressione del Partito di Fratelli d’Italia, già deciso nell’accordo sottoscritto tra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi e rafforzato dal voto delle politiche. Sempre piu’ insistente la convergenza di tutti verso Chiara Colosimo, fedelissima della neo premier Giorgia Meloni ed eletta deputata il 25 settembre. Pochi giorni per sciogliere le riserve
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