Come da tradizione in questo periodo dell’anno arriva il momento di spostare le lancette dell’orologio per il passaggio dall’ora legale a quella solare. Il cambio avverrà tra sabato 29 e domenica 30 ottobre, esattamente alle 3:00 in punto della notte, che diventeranno le 2:00. La nuova modalità resterà in vigore per i prossimi cinque mesi.
Spostare le lancette indietro di un’ora ha chiaramente i suoi vantaggi. Nell’immediato si avranno a disposizione 60 minuti di sonno in più, guadagnando un’ora di luce al mattino.
La modalità solare è quella “naturale” definita dal proprio fuso orario di riferimento. L’ora legale al contrario è quella stabilita durante la primavera e l’estate per sfruttare l’abbondanza di luce che accompagna l’aumento delle temperature e risparmiare sul consumo energetico.
Il cambio dell’ora è stato introdotto in Italia per la prima volta nel 1916 in seguito a un decreto legislativo, che è rimasto in vigore per i quattro anni successivi.
Negli anni Sessanta, precisamente nel 1965, il sistema del cambio di orario è divenuto legge. L’alternanza tra prassi solare e legale, sfruttando la scansione annuale della luce naturale, ha un impatto importante sui consumi della popolazione.
Il tema relativo al cambio di orario è da tempo al centro di un dibattito tra i Paesi europei. L’obiettivo sarebbe quello di lasciare a ciascuno la possibilità di decidere se adottare in modo permanente l’ora solare o legale.
Nonostante il Parlamento Europeo nel 2018 abbia dato un parere favorevole alla libera scelta, fissando il 2021 come anno spartiacque, il quadro della situazione è in realtà rimasto invariato. Ad oggi l’Italia, a differenza della Francia, sarebbe più propensa a lasciare le cose come stanno