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Stirpe: “Blocco stipendi? Saranno da ridiscutere tutti i contratti”

In attesa di capire se ci saranno o meno le possibilità di tornare in campo e chiudere regolarmente i rispettivi campionati, venerdì l’Assemblea di Lega Straordinaria proverà a mettere sul tavolo le varie ipotesi, sempre in attesa e con la speranza che l’incubo coronavirus si faccia definitivamente da parte, tiene banco la questione stipendi.

La Juventus, grazie ad un accordo tra giocatori e società, ha bloccato tutto per i mesi di marzo, aprile, maggio e giugno, per un risparmio complessivo che supera i 90 milioni di euro. l’Inter sembra pronta a seguire la stessa strada mentre Tommasi, a capo dell’Associazione Italiana Calciatori cerca accordi e soluzioni giuste per venire incontro alle esigenze della società, che complice il Covid19, gli stadi chiusi e l’inevitabile crisi economica, si sono ritrovate con i conti sottosopra.

Serie A e Serie B giocano su tavoli paralleli ma è chiaro che numeri e giro d’affari sono nettamente diversi, come ha lasciato intendere il presidente del Frosinone Maurizio Stirpe, ai microfoni di Radio Radio.

“Non so se la soluzione adottata dalla Juventus sia adeguata – ha dichiarato il patron giallazzurro – penso che per la Serie B, oltre al taglio degli stipendi, sarebbe necessario ridiscutere tutti i contratti pluriennali, stipulati in periodi in cui le aspettative di ricavi erano diverse. Porte chiuse? È un’ipocrisia – ha concluso Stirpe – è un discorso assurdo. Si tornerà a giocare quando ci saranno tutte le condizioni di sicurezza necessarie anche per i tifosi”.

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