Legato all’emergenza coronavirus, in questo periodo, c’e’ un’altro aspetto che preoccupa, oltre a quello sanitario ed economico, quello psicologico e dei suoi risvolti che potrebbero colpire le persone, sotto questo profilo, piu’ fragili. Infatti, di colpo, nelle persone possono venire meno quelle certezze aumentando, cosi, le paure e le ansie. Non a caso, due settimane fa l’Asl di Frosinone ha attivato un servizio di psicologia di emergenza in funzione 24 ore su 24. Si rivolge a persone deboli costrette ad affrontare situazioni di isolamento domiciliare, vivendo momenti di disagio e di sconforto.Persone, soprattutto, che cercano risposte ad uno stato d’ansia crescente, in parallelo, al momento difficile che si sta attraversando. Interessanti i dati emersi nella prima settimana da quando e’ stato attivato il servizio. Le chiamate sono state 166. Di queste 66 sono state fatte da uomini , 90 dalle donne. Inoltre il 19% riguarda persone single, il 31% persone che hanno minori in casa e il 49% famiglie che hanno persone anziane. Trenta, la media giornaliera delle chiamate arrivate al servizio. Il 41% denota uno stato ansioso, il 30% cerca consiglio su come orientarsi per fronteggiare questa crisi. C’e’ anche, addirittura, un 4% che viene considerato dagli esperti dell’Asl di Frosinone, a rischio suicidio. Altro aspetto che emerge e’ che le persone piu’ colpite, a livello psicologico, dalle conseguenze del Coronavirus, saranno, soprattutto, gli adolescenti e i giovani, compresi un una fascia di eta’ tra i 12 e i 25 anni. C’e’ un problema sanitario, ci sara’, inevitabilmente un problema economico, ma il Coronavirus lascera’ conseguenze anche dal punto di vista psicologico. Un fattore, anche questo,da non sottovalutare.
