Cercano droga ma trovano un museo archeologico clandestino: denunciato un uomo a Valmontone
I Finanzieri del Comando di Roma hanno ritrovato una grande quantità di reperti archeologici, 160 per l’esattezza, dentro un appartamento all’interno del quale si pensava fosse nascosta della droga.
Droga che comunque è stata trovata, per la precisione 40 grammi di cocaina, ma oltre a questa le Fiamma Gialle hanno scoperto un vero e proprio museo clandestino, fatto da anfore, vasi romani, monete, monili, e reperti ossei risalenti al periodo ricompreso tra il II secolo a.C. ed il VI-VII secolo d.C.
Il proprietario dell’immobile, italiano, è stato denunciato per i reati di detenzione abusiva di reperti archeologici e di traffico di sostanze stupefacenti.
Tali reperti dovrebbero provenire dal complesso monumentale di Sant’Ilario ad Bivium collocato a Valmontone dove tra gli anni ’80 e ’90 erano stati effettuati una serie di scavi che avevano portato alla luce una catacomba, un cimitero esterno ed una chiesa.
Adesso i reperti sono stati affidati custodia al Museo Archeologico Comunale di Colleferro, in attesa delle operazioni di classificazione, restauro e riassegnazione.
